DIFENDI LA NATURA

Contro un ambientalismo, inteso come una nuova religione panteista e neopagana, rappresentata da esaltati salutisti, occorre recuperare, nella difesa dell’ambiente, il senso della tradizione: rispetto per ciò che ci e stato trasmesso dalle generazioni che ci hanno preceduto. 

Difendere il “Creato” per difendere l'Uomo, contro ogni forma di strumentalizzazione politica di un ambientalismo usato solo per porre vincoli alla proprietà ed all’iniziativa privata, talmente esasperanti da poter essere rispettati, o, talvolta, impunemente violati, solo dalla grande industria e dalle multinazionali.
 
Attuare una seria politica di sviluppo compatibile, nel senso che ogni affermazione di progresso deve tener conto dell’ambiente: difendere il “Creato”, per saivaguardare la vita dell'Uomo, nella considerazione che il mondo intero appartiene a Dio e non può essere profanato. 
 
Riportare il verde nelle grandi città: piantare faggi contro l'inquinamento, per aumentare i metri qiiadrati di verde per abitante (in Italia abbiamo una media di 3,7 metri quadri contro i 70 di Londra, i 90 di Vienna, i 100 di Stoccolma).
 
Ciò sarà possibile attraverso la progettazione di piani urbanistici che permettano di collegare tra loro tutti i polmoni verdi di ogni città, con percorsi pedonali e ciclabili.
 
Concentrare aiuole e giardini. Recuperare i cortili, le aree dismesse, le fasce di rispetto FF.SS., le aiuole degli svincoli autostradali. Attuare veri e propri interventi di forestazione urbana.
 
Per la realizzazione: incentivare gli interventi dei privati come sponsor delle nuove aree verdi e come volontari per la manutenzione. Occorre porre in essere una lotta all’inquinamento da rumore. Alla luce della coesistenza tra abitanti ed attivita industriali, stabilire, con legge, che ogni superficie industriale (capannoni, magazzini, uffici, spazi espositori) allestisca sul tetto o ai contini dell’area giardini pensili e barriere verdi. Incentivi ai Comuni per l’utilizzo di energie eco-compatibili. incentivare negli Enti Locali il recupero e riciclaggio dei materiali di rifiuto. Le percentuali raggiunte, in tale settore, dai singoli Comuni dovranno essere parametro per lo Stato, nell’assegnazione delle risorse annuali.
 
 
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