SUICIDIO ASSISTITO

COMUNICATO STAMPA

In Toscana è stata approvata la prima legge sul suicidio medicalmente assistito. La normativa, valida ovviamente solo sul territorio regionale, impone una domanda che riguarda l'inerzia di questo governo che avrebbe ben potuto approvare una norma Statuale, di principio, contraria a questa pratica che introduce pericolose future aperture ed interpretazioni, attribuendo allo Stato un potere sulla vita (legge aborto) e sulla morte degli esseri umani.

Questo Governo non lo ha fatto , ben sapendo come , in materia di legislazione concorrente, verrebbe a determinarsi l'automatica abrogazione della norma regionale, anche preesistente, in contrasto con quella dello Stato (così Corte Cost. 17-11-2020).
Una normativa seria avrebbe dovuto impegnare questo Governo a vietare il "suicidio assistito" e, nello stesso tempo, prevedere ogni possibile assistenza medica per alleviare il dolore e la sofferenza di chi soffre.

Esistono le "cure del dolore" che dovrebbero essere maggiormente studiate e sostenute, insieme alla individuazione di strutture specifiche da offrire a chi soffre , per poter permettere di raggiungere la fine della vita in modo naturale e non prestabilito magari da una "intelligenza artificiale" come potrebbe avvenire in un prossimo futuro.

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