IN MEMORIA DI GIAN NICOLA AMORETTI

IN MEMORIA DI GIAN NICOLA AMORETTI
Sindaco di Rapallo, storico e uomo politico, Presidente U.M.I. 
 
 
Gian Nicola Amoretti apparteneva ad una storica e nobile famiglia del Ponente Ligure. Non ne ha mai fatto un vanto e, neppure, ha approfittato di ruoli prestigiosi, da lui ricoperti, ai massimi vertici del "mondomonarchico", sin dai tempi di Re Umberto per ottenere personali ruoli onorifici.
Amava dire che la Monarchia bisogna "servirla e non servirsene".
 
Era un uomo di grande cultura, autore di saggi storici, ricercatore e Docente universitario.
L'Avv. Amoretti, si è sempre battuto per la Causa del RE e non ha mai nascosto i suoi sentimenti di fedeltà all'Istituto della Monarchia.
 
Dico di più, per Gian Nicola i valori, legati alla Monarchia, erano irrinunciabili e costituivano, quasi, un "luogo sicuro" per l' anima, ove rifugiarsi nei momenti più tormentati delle battaglie politiche, degli scontri più duri e, sempre più, senza regole.
 
 
Dialogava con tutti e, in campo Monarchico, pur avendo sue posizioni ben determinate, ha sempre rispettato quelle degli altri. Cercava una "strategia comune" e questo suo intendimento ci ha spesso accomunati in riunioni, allargate alle varie componenti del mondo monarchico. Peccato che sia stato, più volte, "bloccato" in queste iniziative. Parlavamo spesso di una certa "simbiosi" tra "partito" ed "associazionismo" che, per molti anni, ha fatto sì che si sviluppasse una strategia comune ed utile alla "Causa del Re". Non è mai stato fazioso, non conosceva rancori o meschini arrivismi.
 
 
Nell'ambito monarchico considerava tutti utili al fine comune. Non vi è mai stata riunione o convegno, organizzato da Gian Nicola Amoretti, al quale, chi scrive, non sia stato invitato, eppure ho sempre rappresentato la posizione dei monarchici politicamente impegnati, attraverso il "Partito". Non alzava mai la voce e non ha mai parlato in modo sprezzante o dispregiativo di chi svolgeva azione monarchica e, meno che mai, dei Componenti di tutta la Real Casa di Savoia.
 
Durante la sua vita è stato vicino a uomini di grande statura che hanno insegnato a tutti che, in politica, si può agire anche osservando il più disinteressato patriottismo.
Mi piace ricordare due figure: l'Onorevole Luigi Durand de la Penne, Ammiraglio, eroe di guerra, medaglia d'oro al valor militare, e l'Ambasciatore Edgardo Sogno, medaglia d'oro al valor militare, fondatore, insieme a Gian Nicola Amoretti, dei "Gruppi di Resistenza Democratica" che hanno assunto un ruolo importante e decisivo contro il comunismo e le dittature dell'Est ovviamente i due personaggi erano profondamente monarchici.
 
Gian Nicola Amoretti aveva l'educazione di un gentiluomo, che costituiva una sua caratteristica nel modo di parlare e di trattare le persone. Atteggiamento che dovreb-be essere alla base di ogni uomo politico. Al contrario, oggi, l'aggressività pare caratterizzare l'intera politica italiana.
I suoi funerali si sono svolti a Rapallo, ove gli è stato tributato il saluto della sua città, dei suoi amici e della sua gente, in una chiesa strapiena. Se ne è andato, ottenendo la straordinaria riunione di tutti i più differenti raggruppamenti monarchici, intorno a Lui ed al tricolore Sabaudo. E' stato l'ultimo silenzioso messaggio di concordia, per una unità "strategica" che gli è stato impedito di realizzare.
Mi sembra ancora di sentirlo ripetere, contro ogni "diatriba", quando amava ripetere "cerchiamo di volare alti". Gian Nicola è sicuramente in alto, e avrà certamente ritrovato il suo e nostro Re. 
 
Massimo Mallucci 
Presidente Nazionale Italia Reale Stella e Corona
 
 
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