POLITICA ESTERA

 

Dopo la caduta del muro di Berlino il ruolo internazionale dell’ltalia è mutato, anche per il diverso assetto delle alleanze che sì sono venute a creare nel mondo.
Per affrontare la nuova situazione internazionale, cornplicatasi dopo gli attentati settembre, è necessario perseguire un nuovo indirizzo in politica estera così articolato:
  1. La costruzione della futura Europa dovrà mettere in discussione l’apertura alla Turchia, perchè appartiene all’Asia sotto il profilo etnico, geografico e religioso. Con la Turchia vi potrà essere collaborazione, come con gli altri Stati, per progetti economici ed altro ma occorre evitare il suo ingresso in Europa, nella convinzione che le unioni, le federazioni e le alleanze durature si fondino sulle affinità culturali e storiche. L’Unione Europea dovrà definire la questione dei beni abbandonati dagli esuli italiani, dopo la seconda guerra mondiale, nelle terre dalmate e istriane. L'Europa dovra, poi, conservare l'identita delle Patrie: in questo contesto, il ruolo di una Monarchia diviene insostituibile, proprio in previsione di una diversa Unione Europea, al fine di garantire le identità dei Popoli.
  2. Riforma del Patto Atlantico, in modo che non veda l’Europa subordinaîa agli U.S.A., pur considerando che, solo un coerente accordo di stabilita può garantire pace e sicurezza.
  3. Riforma dell’ONU e dei principii fondamentali del diritto internazionale. Ciò al fine di poter affrontare le nuove sfide delle guerre terroristiche, scatenate da reti economico-­criminaIi.
 
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