Un Partito Monarchico per l'alternativa

IL SISTEMA NON "RISPONDE PIU'

"La Repubblica oligarchica non é certo l'avvenire dell'Italia. Ora più che mai é necessario un Partito Monarchico per l'alternativa. Le elezioni di Roma sono state la prova del fuoco.

E' tornato, ufficialmente, ad operare, su tutto il territorio nazionale, il Partito dei Monarchici da tempo sognato, come movimento capace di rappresentare la Monarchia come progetto politico e riunire, sotto il glorioso simbolo di Stella e Corona i diversi gruppi che hanno disgregato un mondo che, oggi più che mai, ha bisogno di unità.

Grazie a Roberto Vittucci Righini che, in tutti questi anni, ha tenuto, con ostinazione fedele e disinteressato patriottismo, ben saldi gli ideali, simboli ed attività indimenticabili e ancora necessari, i Monarchici hanno potuto ricostituire il loro Partito. L'unico a non essere mai stato coinvolto in scandali di nessun genere, anche quando aveva 40 deputati e 16 senatori.

Angelo Novellino, Giampiero Covelli, Andrea di Gropello, Massimo Mallucci, Antonio Buccioni, Alberto Claut, Franco Ceccarelli, Lorenzo Beato, Ugo D'Atri, il già citato Roberto Vittucci Righini, Anna Maria Norero, Alberto Barbarisi, Luigi Mastroianni, Elio Santabarbara, Marisella Notarnicola,Ivanoe Riboli, Dario de Siena hanno costituito il primo nucleo di "lavoro", al quale si sono uniti altri nuovi amici e tanti altri che hanno ritrovato sè stessi.

Il gruppo ha lavorato dalla primavera del 2012, per convocare a Roma una assemblea costituente, tenutasi a ottobre. Una grande sala strapiena di giovani e meno giovani, accorsi per ristabilire un ruolo, nella politica e nella società, sotto il vecchio simbolo di Stella e Corona. Non facciamo nomi perché tutti i presenti in sala erano una voce sola e una volontà unitaria.

Le speranze non sono state disattese, in quanto il lavoro non é mancato e si é dato luogo alla elaborazione di un vero e proprio progetto unitario dei Monarchici politicamente impegnati, sempre aperto ai contributi di tutti. Si é poi riunita una Direzione Nazionale che ha stabilito il nome del nuovo partito, sulla base delle indicazioni ricevute: Italia Reale. Statuto e atto costitutivo é stato elaborato, grazie all'aiuto del Notaio Alberto Cecchini, nel cui studio si é costituito il Partito. Tra i firmatari l'ultimo consigliere provinciale eletto, con Stella e Corona, in liguria: il Cav.Giuseppe Carpanese, anziano ma sempre combattivo.

E' stato poi registrato l'atto costitutivo e lo Statuto. Il logo di Stella e Corona é stato depositato al Ministero degli Interni, come partito Nazionale, essendo riusciti ad indicare un delegato ed un supplente per ogni circoscrizione. Non siamo stati in grado , ovviamente, ad essere presenti alle elezioni politiche, per motivi di tempo ed anche perché questo sistema asfittico che non ha più nulla da dire a nessuno ci ha fatto cadere sulla testa delle elezioni che non sono servite a nulla.

Il Partito si é impegnato nelle elezioni di "Roma Capitale" per eleggere il nuovo Consiglio Comunale. E' stata una prova del fuoco che ha continuato gli impegni riorganizzativi.

Le elezioni di Roma, come quelle svoltesi nelle altre città italiane, hanno evidenziato la sfiducia della maggior parte degli elettori, nei confronti di un sistema, ormai allo sbando, che ha istituzionalizzato la corruzione e diffuso miseria, povertà e disoccupazione.

Tra astenuti e schede bianche e nulle, ormai la maggior parte degli elettori non esprime più alcun voto. Gli eletti rappresentano, quindi, una minoranza e questo sistema, ormai asfittico, può vantarsi di aver creato una "democrazia senza popolo".

Italia Reale ha presentato il simbolo di Stella e Corona, intorno al quale si é riunito oltre un migliaio di romani, ai quali va la nostra gratitudine, in quanto, votando per la nostra lista, hanno dimostrato libertà mentale, al di fuori degli steccati imposti dalle convenienze e dai compromessi. Soprattutto quel migliaio di voti raccolti a Roma vanno aggiunti a tutti quelli che, nel corso di questi anni, sempre in elezioni amministrative, hanno condiviso l'idea di essere "Monarchici a viso aperto", come definiva Sua Maestà il Re Umberto II i sostenitori di Stella e Corona.

Se facciamo i calcoli sono oltre 15 mila gli italiani che da Sanremo, Torino, Genova, Lucca, Viareggio, Santa Margherita Ligure, Savona,ed altri centri minori, hanno dato prova di coraggio in una scelta non facile, in questo momento.

Il Partito di Italia Reale continuerà la propria attività e la propria azione, senza essere sfiorato da intimidazioni, che arrivano, per di più ,da sciocchi ed inconsistenti vassalli dei peggiori gruppi politici della Repubblica. Se i nostri voti non sono stati molti, superano, di gran lunga, le misere riunioni di un "associazionismo" che non può rappresentare una strategia alternativa alla nostra, in quanto non é riuscito a proporre l'unica cosa che avrebbe potuto fare: un progetto trasversale per il ripensamento dello Stato e il ritorno della Monarchia. Nessuno dei Candidati proposti, da un certo associazionismo, in questa occasione, é stato eletto a Roma, anche se qualcuno aveva tentato di porre tali nominativi, come alternativa alla nostra posizione.

Non é questo, però, il problema. Occorre continuare a propagandare una realtà. L'unico modo, oggi, per mantenere viva, nel dibattito culturale e politico del Paese, una questione monarchica, é quello di scendere in campo, dimostrare di essere capaci di raccogliere firme, tutte nostre, regolarmente autenticate e spontaneamente offerte dai cittadini. Occorre dimostrare di essere capaci di proporre dei programmi e, quindi, di avere delle idee.

La Monarchia deve essere vista come un progetto politico di rinascita del Paese e di ripensamento dello Stato.

A questo proposito Italia Reale ribadisce l'urgente necessità di indire una vera e propria Costituente, ove le varie voci possano, appunto, ripensare lo Stato e ricostruire l'Italia per restituirla agli italiani. I tempi lunghi sono proprii dei Monarchici che non guardano all'immediato risultato, interpretando una concezione della politica non astratta, né settaria.

L'Italia ha bisogno di Stella e Corona che dovrà consolidarsi ed affermare la propria presenza nella politica di un Paese che non può morire insieme ad un sistema che non ha più nulla da dire né agli italiani, né alla storia.

A Roma, per tutto il periodo della campagna elettorale, si é riparlato, finalmente di presenza monarchica nella società. Ben quattordici testate giornalistiche e non meno di sette televisioni hanno riportato il nostro simbolo e le nostre idee.

Il diffuso disinteresse per la politica ha forse punito anche noi, ma lo sforzo organizzativo di Angelo Novellino e di tutti gli altri amici romani ci fanno ben sperare per l'avvenire, innanzitutto perché, finalmente, a Roma, si é ricostituito un nucleo attivo ed operante del Partito dei Monarchici italiani.

 

Share/Save