CONGRESSO NAZIONALE ITALIA REALE
c/o Hotel Diana, Via Principe Amedeo, 4 - Roma
Sabato 25 e domenica 26 febbraio 2023
Per una “Democrazia Coronata”: l’impegno dei monarchici in politica
Roma. Dopo le ultime esperienze elettorali, che hanno visto “Italia Reale” impegnata, spesso in solitaria o in mini-coalizioni alternative al sistema, si pone ora la questione - fondamentale - di ridefinire e confermare la presenza dei monarchici in politica: per non essere l’ennesimo cespuglio, ma una componete storica e valoriale per i troppi partiti senza radici.
A tale scopo si terrà a Roma, nelle giornate di sabato 25 e domenica 26 febbraio 2023, il nuovo congresso che vedrà ritrovarsi, per un confronto aperto e a tutto tondo, i monarchici di Italia Reale, unitamente ad altri gruppi.
“Non è importante cambiare maggioranza: è importante cambiare il sistema. - con queste parole il presidente nazionale Massimo Malluci de Mulucci ha annunciato la convocazione dei lavori congressuali - Il momento ci impone di ripensare lo Stato e di porre un freno a questa super Europa di tecno-burocrati, che fanno gli affari loro e colpiscono i risparmi delle famiglie”.
I monarchici di Italia Reale sono pronti al confronto e all’impegno su tutti i temi, soprattutto per dire basta ad una classe politica colma di privilegi e che non rinuncia a nulla, ma non garantisce lavoro e futuro, generando un sistema che vede sviluppare solo miseria, povertà e disoccupazione.
Al centro del dibattito anche la questione della riforma del Fisco - esoso e pressoché incontrollato - che è ormai urgente e improcrastinabile, poiché sempre più genera disperazioni che arrivano al suicidio: “le tasse devono colpire i redditi, mai la proprietà in quanto tale” ricorda in tal senso il presidente Mallucci.
Ad una politica di sola immagine e di slogan ridondanti i monarchici di Italia Reale si offrono contrapponendo un’anima di competenza e concretezza, con particolare attenzione per la salvaguardia dei valori e la difesa delle identità, contro la globalizzazione e i poteri forti dell’economia mondialista.
La conferma di questo bisogno emerge altresì rilevando i dati drammatici sulla sicurezza nei posti di lavoro: oggi l’Italia, in Europa, ha il numero maggiore di incidenti sul lavoro, ma i salari più bassi e i contributi più alti. Occorre ripensare: innanzitutto porre la famiglia al centro della società ed attuare una politica di aiuti finanziari a favore di chi si occupa di anziani e bambini in modo sussidiario allo Stato.
Ecco che la presenza della componente monarchica può ridare slancio e serietà alla politica stessa e generare un recupero dei sempre più numerosi insoddisfatti e astenuti verso una partecipazione attiva.
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